Da Michelangelo ai robot: questa startup sta dando vita a una nuova era della scultura

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Nov 19, 2023

Da Michelangelo ai robot: questa startup sta dando vita a una nuova era della scultura

Carrara, la città italiana famosa per alcuni dei marmi più pregiati del mondo, ha dato i natali ai capolavori dei maestri del Rinascimento, come Michelangelo e Antonio Canova. Ora, proprio nel cuore di

Carrara, la città italiana famosa per alcuni dei marmi più pregiati del mondo, ha dato i natali ai capolavori dei maestri del Rinascimento, come Michelangelo e Antonio Canova. Ora, proprio nel cuore del quartiere delle cave della città, una startup mira a dare vita a una nuova era della scultura in cui i robot raccolgono – o meglio diventano – lo scalpello.

Fondata da Filippo Tincolini e Giacomo Massari, la missione di Robotor è rivoluzionare il settore semplificando il processo di scultura con l'uso della robotica e dell'intelligenza artificiale. L’obiettivo è rendere la scultura più veloce, più semplice e più sostenibile, consentendo allo stesso tempo agli artisti di creare opere che altrimenti sarebbero inconcepibili.

Traendo spunto dalla ricerca e dall'interazione tra arte, territorio, tradizione e tecnologia, la startup ha sviluppato uno scalpello robot, guidato da un software di autoprogrammazione.

Tutto ha inizio nel 2004, quando Tincolini fonda Torart, azienda specializzata nel fondere scultura, arte contemporanea e design con l'applicazione di nuove tecnologie. Torart ha sviluppato il primo robot due anni dopo e nel 2010 anche Giacomo Massari si è unito al team.

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Dopo ordini crescenti, collaborazioni con artisti di fama mondiale come Barry X Ball e la creazione della replica dell'Arco di Palmira, dopo che l'originale fu distrutto dall'ISIS nel 2015, il duo ha fondato Robotor nel 2019. Le dimensioni e i finanziamenti dell'azienda rimanere non divulgato.

“I nostri robot nascono da scultori per la scultura”, racconta a TNW il cofondatore Giacomo Massari. “Nascono da chi conosce perfettamente la scultura tradizionale di un territorio, Carrara, che è la patria della scultura.”

L’idea alla base del loro sviluppo è “affidare a un robot un lavoro faticoso”, aggiunge Massari. “Ma l’intero progetto Robotor nasce da una filosofia precisa che è ’figlia’ di 18 anni di esperienza nella lavorazione della pietra.”

Il sistema robotizzato è costituito da un braccio meccanico che utilizza elettromandrini di varie dimensioni e capacità, ed è dotato di funzione di cambio utensile automatico.

Il braccio è montato su una base multifunzionale e modulare, che contiene i componenti elettrici e idraulici necessari. È inoltre accompagnato da una tavola rotante sul settimo asse, dove si trovano i marmi e le future sculture. La tavola ruota in completa interpolazione con i movimenti del robot, sfruttando al massimo la sua flessibilità, e può supportare un carico di lavoro fino a 50 tonnellate.

Il cuore del sistema Robotor è il software proprietario dell'azienda, chiamato OR-OS, progettato per la programmazione da parte di operatori esperti o per l'autoprogrammazione completamente automatizzata.

Il software prende un modello 3D e genera automaticamente un flusso di lavoro e percorsi utensile ottimizzati senza richiedere l'intervento umano. Quindi simula il processo internamente per identificare eventuali problemi prima di inviare le istruzioni allo scalpello robotico.

In base al percorso di lavoro selezionato, il software OR-OS chiede al robot di scegliere quali tipologie di prodotti e strumenti utilizzerà per le diverse fasi del processo produttivo: dalla scultura, alla lucidatura e alla pulizia.

Il robot analizza quindi la pietra o il materiale su cui lavorerà e ne rivede la forma e le proprietà, per identificare dove e come può essere scolpito, prima di passare alla produzione.

Oltre alla capacità del robot di lavorare in modo completamente autonomo, gli utenti possono anche optare per la programmazione e scegliere il percorso di lavoro che seguirà. Sono inoltre in grado di controllare in tempo reale diverse funzioni della macchina, inclusa la regolazione della velocità, e monitorare lo stato del robot e dei suoi componenti, ricevendo comodamente avvisi nel caso in cui si verifichino eventuali anomalie.

Gli scultori meccanici di Robotor presentano una serie di vantaggi interessanti.

Innanzitutto, i robot sono progettati per eliminare tutte le fasi faticose del processo produttivo, lavorare in ambienti estremi che altrimenti metterebbero in pericolo l’uomo ed evitare qualsiasi errore umano.